I Cani e la Neve
La neve fa scendere verso valle gli erbivori, ma i cacciatori li spingono nuovamente verso l’alto, e così si posizionano nella fascia di mezzo; e i lupi di conseguenza.
Quella che normalmente è una zona a bassa densità di popolazione di lupi si arricchisce di numerose presenze, e i cani ne sembrano molto consapevoli. Inoltre il ghiaccio rende difficile muoversi velocemente e il manto innevato copre le tracce e “ferma” gli odori, diminuendo la capacità dei cani di percepire presenze a distanza.
Non potendo contare su comportamenti predatori per rivendicare diritti sul territorio attraversato, i cani si spostano sulla creazione di energia attraverso il cosiddetto “gioco”: azioni predatorie ritualizzate dirette su conspecifici.

In condizioni così difficili e inusuali per cani di pianura il gruppo diventa la vera fonte di sicurezza, e questa esperienza è stata fondamentale per Argo, che invece di contare su se stesso ha finalmente compreso che poteva contare su tutti noi.
Un vero salto in avanti nella relazione, i cui effetti sono rimasti tangibili anche una volta tornati a casa.
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