Titoli di studio:
Laurea in Economia Aziendale conseguita presso l’Università di Ca’ Foscari a Venezia
Maturità Scientifica
Qualifiche:
– Istruttore Cinofilo per Cani da Compagnia GIAC
(organizzato da SCIVAC – Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) dal 2001
– Referee in Zooantropologia Didattica SIUA
dal 2003
– Istruttore Cinofilo della Scuola Cognitivo Zooantropologica SIUA
dal 2007
– Educatore Cinofilo FICSS
dal 2006 al 2021
– Istruttore Cinofilo FICSS
dal 2007 al 2021
– Tecnico FICSS. Mobilitydog®
dal 2006 al 2021
– Tecnico FICSS BC4Z®
dal 2009 al 2021
– Tecnico FICSS Dog Orienteering®
dal 2011 al 2021
– Formatore FICSS di Tecnici BC4Z®
dal 2011 al 2018
Attività Professionale:
Presidente dell’Associazione Cinofila “La Margherita” a.s.d, che gestisce il Centro Cinofilo La Margherita dal 2001 al 2021, con sede a Ceggia (VE), fornendo i seguenti servizi:
- Casa Vacanze per Cani
- Ludoteca per Cani
- Consulenze per l’educazione e per il recupero comportamentale del cane
- Consulenze per l’educazione del cucciolo
- Consulenza per Adozioni Responsabili
- Corsi di Ricerca Ludico-Sportiva
- Corsi di Mobilitydog®
- Corsi di preparazione al superamento del Test “Buon Cittadino a 4 Zampe”®
- Gestione di un’area dedicata ad Attività Cinofile in collaborazione con il Comune di S. Donà di P. (VE)
- Progetti di Zooantropologia Didattica
- Corsi di Formazione per Proprietari di cani: “We and Dog Proprietario Consapevole”, quattro edizioni
Relatrice unica nel Novembre 2006, nell’Ottobre 2007 e nel Marzo 2010 a tre seminari della durata di un giorno, dal titolo rispettivamente “Proviamo a ragionare da cane”, “Fattori che determinano la capacità di apprendimento nel cane”, “Attività Ludiche di Base” organizzati dalla Protezione Civile di Ferrara, Unità Cinofila.
Membro del Consiglio Nazionale dell’Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili (APNEC) dal 2006 al 2008
Attività continuativa di Zooantropologia Didattica in collaborazione con il Centro Itinerari Educativi di Venezia dal 2006 al 2009
Relatrice unica al percorso formativo di cinque incontri della durata di un giorno ciascuno, dal titolo “Il Comportamento del Cane Aggressivo” organizzati dalla Protezione Civile di Mestre, Unità Cinofila S. Marco nel 2007.
Co-autore alla stesura del libro “Il Canile come Presidio Zooantropologico. Da Struttura Problema a Centro di Valorizzazione del Rapporto con il Cane” a cura di Roberto Marchesini, pubblicato nel 2007 dalla Sisca, C. G. Edizioni Medico Scientifiche, Torino
Partecipa come relatrice alla conferenza dal titolo: “Canile e Gattile, indicatori di salute pubblica e di igiene ambientale: criteri gestionali”, organizzata da AIVEMP, Cremona, nel 2008
Relatrice in diverse serate a scopo divulgativo dal 2009 al 2015
Co-relatrice al Primo Master Internazionale S.I.U.A.: “Il Cane Buon Cittadino a 4 Zampe” nel 2011
Docente con attività continuativa presso la Scuola d’Interazione Uomo Animale dal 2009 al 2012 svolgendo le seguenti docenze:
Docenze Corso Educatori SIUA:
• Gli strumenti per la passeggiata
• Manipolazione: approccio generico, contatto, carezza
• Pedagogia cinofila
• Approccio cognitivo e Approccio zooantropologico
• Gestione: soglie ambientali, distanze e spazi
• Centripetazione: la mediazione
• Percezione
• Comunicazione
• Mediazione
• Gestione: segnali di controllo (seduto, terra, resta)
• Arousal: cos’è e gli strumenti del ricalco e guida
• Motivazioni
• Emozioni
• Arousal
• Aree problematiche: mordicchiare, deiezioni, vocalizzazioni
• Età evolutiva
• Attaccamento
• Socializzazione
• La Comunicazione del Cane
• Il gioco e le attività ludiche
• Razze: Differenze proattive e reattive nelle razze-Vocazioni e proposte ludico- interattive
• Attività cinestesiche
• Lavorare sulle motivazioni
• Lavorare sulle emozioni
• Le basi del comportamento sociale
• Socialità centripeta
• Socialità centrifuga
• Gestione: direzione e iniziative
• Gestione in libertà
• Le basi dell’apprendimento
• Analisi dell’apprendimento
• Fattori di apprendimento
• Clicker training
• Mobility dog
• Le rappresentazioni
• Le funzioni cognitive
• L’intelligenza
• Attività di prattognosi: prendi, alza, sposta e tocca
• Etogramma
• Comportamento impulsivo
• Profilo integrativo
• Attività di gestione in movimento
• Le Fasi Evolutive del Cucciolo
• Il BC4Z (Buon Cittadino a Quattro Zampe)
• I Problem Solving
• Attività integrative
• Attività affiliative (rituali, monitoraggio corporeo, ruoli familiari)
• La valutazione del cane
• Metodiche di valutazione
• Caratteristiche dell’adolescenza
• Comportamento di aggressione
• Variabili di influenza e pedagogia
• Tipologie di aggressione
• Soggettività del pet-owner
• Sistemica di relazione
• Consulenza di relazione
• Classi di Socializzazione
• Progetti Pedagogici
Docenze Corso Istruttori SIUA:
• La Valutazione del Cane: Preparazione di un setting neutro
• Il Modello Valutativo Dicotomico Consequenziale (MVDC)
• La Valutazione Ambientale
Dal 2012 opera come consulente nell’interazione uomo-cane seguendo un approccio personale, frutto dell’elaborazione delle conoscenze apprese nell’arco del suo percorso formativo e della sua esperienza
Nel 2018 pubblica il libro “Un Passo Indietro”
Dal 2019 è relatrice presso vari centri cinofili nei seminari in presenza dal titolo “Semplicemente Cane”, “Gruppi e Ruoli”, e “Laboratorio d’Ascolto” della durata di un week end e “Laboratori di studio del cane” della durata di 4 week end, che si svolgono in diverse città in Italia
Dal 2020 conduce diversi webinar organizzati personalmente o da Associazioni Cinofile.
Partecipazione ad altri Corsi:
- “Corso di Base in Scienze del Comportamento Animale” organizzato dal Centro Studi di Bioetica e Pedagogia della Complessità, Bologna, docente Prof. Roberto Marchesini il 08-09-10 Novembre 2002.
- Corso “TTEAM”, Merano, il 05-06 Aprile 2003 docente la Practicioner Teresa Cottarelli
- Corso “Nonsoloclicker” organizzato dalla Società di Zooantropologia Applicata Thinkdog, docenti Angelo Vaira e Daniela Panozzo il 03-04 Maggio 2003.
- Seminario “Il Comportamento Aggressivo del Cane” svoltosi a Merano il 17-18- Gennaio 2004, con Clarissa von Reinhardt.
- Corso per Rieducatori Cinofili, docente Aldo La Spina, da Marzo 2004 a Novembre 2005
- Corso “Noseworking” docenti Luca Scanavacca e Daniela Panozzo, il 24-25 Febbraio 2007.
- Corso “Clicker Training e Preparazione di Cani per Attività Assistenziali”, svoltosi a Bologna il 05-06 Dicembre 2009, docente Teo Mariscal, Direttore della Fundacion Bocalan
- Primo Master Internazionale S.I.U.A., relatori G. Feltmann, A. L. Kvam, V. Papa, D. Appleby, T. Mariscal, A. Miconi, R. Marchesini, C. Sondermann, S. Oberoi nel 2011
- Seminario “Il comportamento sociale del cane domestico: un viaggio tra scienza e storie vissute sulla strada”svoltosi a Marino (Roma) il 24-25 Ottobre 2015, relatore dott. Roberto Bonanni
- Seminario “Il concetto di dominanza in etologia: una questione di stili” svoltosi a Ceggia il 10-11 giugno 2017, relatore dott. Roberto Bonanni
- Seminario “Linguaggio e Comunicazione” svoltosi a Pianezze (VI) il 16-17 Settembre 2017, relatore Michele Minunno
- Seminario “Dai primitivi ai cani di famiglia: le ultime scoperte etologiche” svoltosi a Ceggia il 24-25 novembre 2018, relatore dott. Roberto Bonanni
- Seminario “Shaun Ellis: L’Uomo che Parla ai Lupi” svoltosi a Trento l’1-2 Dicembre 2018
Non ricordo un solo giorno della mia vita senza un cane, posso dire di essere stata allevata dai cani di famiglia.
Da sempre il mio sogno era lavorare con questi animali, ma non sapevo bene come, in quanto non mi sentivo portata per la medicina e il panorama addestrativo degli ultimi decenni del secolo scorso non mi soddisfaceva.
Poi, nel 2001, a 37 anni, incontro una realtà che letteralmente mi illumina: un corso che forma educatori cinofili organizzato dalla Scivac (Associazione Italiana dei Veterinari per Animali da Compagnia) mi avvicina al metodo gentile, da poco arrivato in Italia. Conosco Ivano Vitalini e Roberto Marchesini e mi si apre il mondo dei cani come piace a me.
Il primo mi insegna a muovermi e mi fornisce le prime chiavi di lettura di questi animali, il secondo spalanca letteralmente la mia mente ad un modo di concepire e di vivere l’alterità completamente nuovo.
Ho la fortuna di seguire per diversi anni molto da vicino il lavoro di Marchesini, collaborando nella sua scuola che forma educatori cinofili, e questo mi permette di elaborare e comprendere a fondo il suo pensiero, che resterà sempre il filo conduttore del mio lavoro.
La vera svolta nel mio modo di approcciarmi ai cani avviene nel gennaio del 2015, il giorno in cui, a Catania, incontro un branco di randagi che vivono liberi sul territorio ai piedi dell’Etna, assistiti dai volontari di strada secondo i protocolli previsti da specifiche ordinanze emesse da alcuni comuni siciliani, che io definisco illuminati.
Scopro così un mondo a me totalmente sconosciuto, dove i cani vivono secondo i loro ritmi, soddisfacendo buona parte dei bisogni di specie senza la continua interferenza dell’uomo ad inibire, gestire, bloccare, stimolare con proposte e richieste non sempre consoni: in poche parole cani totalmente liberi di esprimersi. Tutto questo mi provoca un’emozione profonda, una scossa nell’anima, che mi cambia per sempre.
Da questo momento in poi, infatti, inizia un percorso di consapevolezza, doloroso e destabilizzante, perché rivoluziona tutto, e che mi porta a comprendere che il compito di noi umani che viviamo a fianco di un cane non è quello di crescerlo dipendente da noi e ubbidiente, quanto piuttosto come un soggetto emancipato, capace di ragionare e di decidere nel rispetto delle regole sociali del contesto in cui si trova, e che noi provvediamo ad insegnargli.
Infatti durante la mia infanzia le strade del mio paese erano ancora frequentate da numerosi cani padronali vaganti, e tra questi spesso vi erano i miei, che uscivano insieme a me per poi andarsene per i fatti loro e ricongiungersi al momento del rientro.
Ho potuto pertanto, da ragazzina, sperimentare la profondità della relazione basata sull’autonomia e sull’indipendenza, e questa sensazione mi è rimasta scolpita dentro; anche se nel tempo l’avevo smarrita, influenzata da concezioni più moderne del vivere con il cane, l’incontro con un gruppo di cani randagi l’ha fatta riaffiorare alla memoria.
L’arrivo in famiglia di due cuccioli, Tino ed Etna, nati da una coppia di randagi catanesi mi permette di entrare a stretto contatto con cani il cui dna è stato selezionato dalla pressione ambientale per essere funzionale alle necessità della specie anziché ai capricci dell’essere umano, e questo mi aiuta a comprendere molte cose.
L’incontro con Roberto Bonanni, importante etologo e ricercatore italiano esperto nel comportamento del cane, mette a posto alcuni tasselli del puzzle, trasmettendomi informazioni e importanti spunti di riflessione utili a concepire la relazione tra uomo e cane da un punto di vista completamente diverso; piano piano comincio a rendermi conto di quanto il comportamento del cane libero differisca da quello dei cani obbligati ad adattarsi a stili di vita lontani da quelli a loro naturali, di quanto la manipolazione genetica operata dall’uomo crei degli animali abili nell’assecondarlo ma inabili a vivere in modo autonomo, e mi interrogo sulla differenza tra il concetto di benessere e quello di titolarità di diritti.
A questo punto comprendo che è necessario lavorare su due piani diversi: da una parte battersi affinchè in un futuro sicuramente purtroppo molto molto lontano la condizione del cane inteso come specie cambi radicalmente, e venga considerato veramente soggetto portatore di diritto, con tutto ciò che questo comporta; dall’altra operare in modo che la vita di quegli animali resi inetti dalla manipolazione genetica e dall’allontanamento precoce dalla famiglia naturale possa avvicinarsi il più possibile alla qualità di esistenza dignitosa, intesa nel senso di occasioni per esprimere la propria natura di specie e di individuo, nei limiti imposti dall’ambiente sociale in cui il soggetto si trova a vivere.
Comune denominatore di questi due aspetti è, a mio avviso, la diffusione di informazioni corrette (avallate dalla scienza e non solo dalla libera interpretazione) e di una cultura aperta, dove il puro egoismo del godere della presenza e della vicinanza del cane lascia posto al rispetto per questo animale inteso come interlocutore alla pari.
Per fare questo è necessario innanzitutto CONOSCERE. Troppo poco sappiamo del cane, e di questo poco ne sappiamo usare ancora meno. Questo è l’ambito nel quale sento il bisogno di concentrarmi per crescere.
Attraverso letture, confronti e riscontri, sta diventando sempre più chiaro ai miei occhi cosa significhi vivere da cani in un mondo di umani, ed è cominciato per me un percorso nuovo, un modo diverso di svolgere il mio mestiere, orientato non più verso l’integrazione del cane nella società umana (che significa aiutarlo a costruire competenze finalizzate ad inserirsi nel contesto sociale), quanto piuttosto verso la fusione tra tutti i membri della famiglia mista, dove gli individui che appartengono a specie diverse donano e ricevono uno dall’altro, trasformando e trasformandosi.
Fare un Passo Indietro, per lasciare al cane il giusto spazio per esprimersi, all’interno della cornice delle regole sociali; e per ritrovare la dimensione più ancestrale della relazione tra le due specie, fatta più d’intesa e di concertazione che di controllo: il Patto Antico.